I TRE MOSCHETTIERI (De tre musketeers) Trailer

giugno 30, 2008

I TRE MOSCHETTIERI (De tre musketeers)

giugno 30, 2008

I TRE MOSCHETTIERI
(De tre musketeers), regia di Janis Cimermanis, Danimarca-Lettonia, 2006, 75’, 35 mm. Il giovanissimo D’Artagnan lascia il suo paese natale, la Gascogne, per realizzare il suo più grande sogno, diventare cavaliere del re. A Parigi incontra Athos, Porthos e Aramis, autentici, ardimentosi moschettieri e con loro stringe un patto d’amicizia. Insieme lottano per smascherare le trame dell’infido cardinale Richelieu che vuol mettere in
cattiva luce la regina. E’ la prima volta che questo celebre romanzo viene adattato sullo schermo per personaggi non in carne e ossa, bensì di stoffa e filo di ferro: protagonisti sono i celebri pupazzi degli studi cinematografici di Riga, animati manualmente con la tecnica dello stopmotion, resi vivi e credibili grazie ad un sapiente gioco di luci e ombre. Di grande effettoe precisione appaiono le scene delle battaglie, vere e proprie coreografie, capaci di far sognare i bambini ad ogni latitudine


Arnolds Burovs Filmografia

giugno 30, 2008

Scarpette rosse (Sarkanās Kurpites), regia di Arnolds Burovs, Lettonia, 1971, 35 mm.
Cosetta (Kozete), regia di Arnolds Burovs, sceneggiatura di Janis Rokpelnis (tratta dai Miserabili di Victor Hugo)Lettonia, 1977, 35 m.
Papà (Papiņš), regia di Arnolds Burovs, Lettonia, 1986, 35 mm.
Il fratellino (Brālītis), regia di Arnolds Burovs, Lettonia, 1987, 35 mm.
Il gioco della vita (Spele ar dzivibu), regia di Arnolds Burovs, Lettonia, 1990, 35 mm.
L’amico vivo (Dzīvais draugs), regia di Janis Cimermanis, Lettonia, 1986, 35 mm.
L’ultima foglia (Pēdēja Lapa), regia di Arnolds Burovs, Lettonia,1984, 35 mm.


Registi: Arnolds Burovs

giugno 30, 2008

Arnolds Burovs (Riga, 1915-2006) ha studiato musica come violoncellista e successivamente pittura. In giovane età è stato un decoratore e un musicista. Ha lavorato nel teatro di figura come scenografo, regista e direttore. Nel 1966 ha girato il suo primo film d’animazione con pupazzi fondando di fatto il settore di cinema d’animazione del Riga Film Studio. I suoi pupazzi dalle teste di legno, affilate ed espressive su corpicini di filo di ferro e stoffa, hanno lasciato una traccia importante nella storia del cinema d’animazione. Le numerose opere di questo regista sono studiate e amate sia dai critici che dal pubblico di ogni età. In Italia, per la prima volta a Bologna, si rende un omaggio alla sua arte e alla sua eredità, rappresentata dai numerosi animatori che hanno lavorato con lui e che hanno messo a frutto i suoi insegnamenti.


Gatti

giugno 30, 2008

Gatti
(Kaki) (Cats), regia di Dace Riduze, Lettonia, 2002, 35 mm.
Un’infinità di gatti inquieti e canterini, in giro per i tetti, impedisce al “pensionato” di prendere sonno. Non sa davvero cosa fare per calmarli, e così decide di rivolgersi alla “squadra di soccorso”. Dopo infruttuosi tentativi, i tre esperti capiscono che bisogna prendere i gatti per … la gola. (Questo episodio è stato diretto dalla giovane regista Dace Riduze)


La barba

giugno 30, 2008

La barba
(Barda) regia di Janis Cimermanis, Lettonia, 1996, 35 mm.
Un uomo robusto si è lasciato crescere una barba lunga e folta. Un bel giorno decide di tagliarla. Potrebbe sembrare un’operazione semplice, uno specchio, un paio di forbici e via… Invece la barba è così ispida e dura che le lame si piegano e qualunque altro attrezzo, come le spazzole, i pettini rimane irrimediabilmente impigliato. Non resta che andare dal barbiere. Il poveruomo prova e riprova a dare una forma a quella barba che sembra stregata, perdendo tutti i suoi strumenti di lavoro che sembrano inghiottiti dalla barba. Alla fine diventa necessario chiedere l’aiuto della squadra di soccorso, che sceglie una soluzione piuttosto drastica.
Il finale lascia sbalorditi e divertiti.


L’automobile

giugno 30, 2008

L’automobile
(Auto) regia di Janis Cimermanis, Lettonia, 1994, 35 mm.
E’ mattina e mentre si fa la barba un signore di mezza età pregusta il momento in cui gli verrà consegnata la macchina nuova. In men che non si dica l’automobile arriva, è rossa, splendente e lui è l’uomo più felice del mondo. Non vede l’ora di metterla in moto. Dopo numerosi tentativi infruttuosi, disperato chiama la squadra di soccorso. I tre meccanici lo raggiungono e incominciano a smontare pezzo a pezzo l’auto, senza riuscire a trovare il guasto. La soluzione può essere dotare la vettura di un motore ad un solo “cavallo”.


Il piano

giugno 30, 2008

Il piano
(Klavieres) regia di Janis Cimermanis, Lettonia, 1994, 35 mm., 1994, 5’
Un magnifico teatro, il pubblico, elegante, in attesa che un famoso pianista incominci a suonare. Quasi tutto è pronto, dietro le quinte fervono i preparativi. Il musicista appare, dopo un inchino si accomoda sullo sgabello, appoggia le dita sui tasti… Qualche nota echeggia nell’aria. Il pianista è perplesso, qualcosa non va nel pianoforte… Qualcuno chiede l’intervento della “squadra di soccorso”. I tre, amanti della buona musica, sono già a teatro e non si fanno pregare. Si danno da fare con le corde e i martelletti e dopo alcuni minuti il pianista può ricominciare, ma… con un altro strumento. La comicità finissima, quasi surreale, e l’attenzione ai particolari (nel pubblico è nascosto un bambino con il le cuffie e il walkman) rendono questo film,
come tutti gli altri della serie, un piccolo gioiello


La torta

giugno 30, 2008

La torta
(Torte) regia di Janis Cimermanis, Lettonia, 1995 , 35 mm.
Un anziano, “il pensionato”, sta per compiere 100 anni. Per festeggiare desidera una torta che abbia la forma della torre di Pisa. Il pasticcere ci prova, ma invano. Il pensionato, più testardo di un bambino, non accetta nessun altro dolce. Non resta che rivolgersi alla “squadra di soccorso”. I tre uomini, a rischio di inondare di crema la propria cucina, non demordono e a furia di provare portano in tavola una magnifica torta.


La bambina

giugno 30, 2008

La bambina
(Mazulis) regia di Janis Cimermanis, Lettonia, 1995, 35 mm.
Due giovani genitori ansiosi e una bambina capricciosa nell’età dello svezzamento… La coppia non sa cosa fare per far mangiare la bimba (che tiene ostinatamente la bocca chiusa) e per tenerla buona… Le provano davvero tutte, ma, sconfitti, sono costretti a rivolgersi alla “squadra di soccorso”. I tre uomini accorrono e i genitori, che hanno rifornito la cucina di leccornie e cibi prelibati, possono finalmente prendere una pausa e uscire a fare una passeggiata. I tre, pazientissimi, improvvisano scenette comiche o altri diversivi senza riuscire a convincere la tenace bambina. Poi, ormai esausti, decidono di farsi una bella scorpacciata
facendo onore alle pietanze della mamma, e lasciano la bimba digiuna. Quando i genitori tornano a casa trovano la cucina rassettata e la bimba finalmente affamata. Il successo della squadra è talmente cresciuto che la loro officina è ormai circondata da carrozzine e bambini piangenti