Lunedì 1 settembre
RIMANDATO (CAUSA MALTEMPO) A MARTEDI 9 SETTEMBRE
Il germe del melograno di Silvana Strocchi, IT, 2007, 155′
Il pittore Domenico Baccarini, detto Rico, diede vita, con un gruppo di giovani artisti, al “Cenacolo Baccarini”. Visse un’esistenza breve e intensa: nato a Faenza nel 1882 scomparve a soli venticinque anni. La sua vicenda è rievocata attraverso le parole della madre Maddalena che, ricoverata nel manicomio di Imola, ricorda la vita del figlio dall’adolescenza alla morte. Giovane dotato di talento, insieme ai suoi amici e colleghi, seppe interpretare la ventata di rinnovamento dei primi anni del novecento. Nella storia entrano celebri personaggi dell’epoca: Dino Campana, Alfredo Oriani, Antonio Beltramelli, Giovanni Prini,Guelfo Civinini, Vittorio Pica. Il film girato tra Bologna, Imola, Faenza, Tirli, Firenze, Ravenna e l’Oasi di Bellocchio vede alla regia Silvana Strocchi, un’artista versatile formatasi a Bologna e come protagonisti attori e personaggi della nostra città.
Mercoledì 3 settembre Donne senza trucco (Abgeschminkt!) di Katja Von Granier, Germ., 1993, 65′, 35 mm.
“Recitata benissimo, sorretta da dialoghi frizzanti e da un montaggio a percussione, è una commedia più acuta di quel che sembra a una prima lettura, che fa pensare a un Rohmer lavato da Almovodar con un sapone profumato alla Dorris Dörrie” (Il Morandini)
Maischa è in cerca dell’amore e crede di averlo trovato, salvo poi pentirsene, quando conosce
Renè, Frenzy, disegnatrice di fumetti, ha problemi di lavoro, ma un incontro felice, anche se di breve durata con Mark… Le due amiche convivono con la consapevolezza di quanto sia complicato e destinato all’insuccesso il rapporto con gli uomini. Esordio di una regista ventottenne, grande successo di pubblico in Germania.
SARA’ PRESENTE IL REGISTA DANIELE SEGRE
Giovedì 4 settembre Morire di lavoro di Daniele Segre, IT, 2008, 88′, copia proiezione in formato DVD (La proiezione si avvale del contributo della Fillea CGIL (Federazione dei lavoratori edili)
L’autore di questo documentario, il regista Daniele Segre, ha avvicinato più di cento persone, vittime di incidenti sul lavoro o familiari di vittime, in quattro zone d’Italia: Piemonte, Lombardia, Lazio e Campania. I protagonisti del film sono edili. Ha filmato le loro testimonianze, dato voce al loro dolore, ma anche all’orgoglio per la professione. Si parla di incidenti capitati in situazioni irregolari, illegali. Le norme di sicurezza e contrattuali non vengono quasi mai osservate. E i muratori precari dei cantieri tacciono per paura, con l’angoscia di perdere il posto di lavoro.
“Morire di lavoro” vuole contribuire al riconoscimento della dignità dei lavoratori, che devono essere rispettati, garantiti e difesi dall’illegalità e dallo sfruttamento.